Pittosporum tobira ‘Variegatum’

nome comune
categoria
famiglia botanica
Descrizione della pianta
Arbusto ornamentale dal fogliame variegato, originario dell’Asia orientale. È una cultivar del Pittosporum tobira, specie sempreverde a portamento tondeggiante e denso, che in condizioni ideali può raggiungere 2–3 metri di altezza (fino a 5–6 m come piccolo albero, se non potato).
La varietà ‘Variegatum’ presenta foglie coriacee di colore verde-grigiastro con margini bianco-crema decorativi; le foglie sono alterne, obovate, lunghe ~5–10 cm, raccolte a ciuffi all’estremità dei rami. I giovani germogli spesso mostrano sfumature rosate nelle parti variegate. In primavera, all’apice dei rami, sbocciano infiorescenze ad ombrella composte da numerosi fiorellini bianchi dal profumo intenso e dolce, simile ai fiori d’arancio.
I fiori, ermafroditi, col tempo sfumano in crema-giallastro e profumano l’aria circostante soprattutto la sera. A fine estate si formano piccoli frutti globosi (capsule) di circa 1–1,5 cm, inizialmente verdi e poi giallognoli a maturità; aprendosi, rivelano semi rosso-scuro avvolti da una sostanza resinosa appiccicosa.
l tronco e i rami, in esemplari maturi, divengono leggermente legnosi e tortuosi, con corteccia grigiastra. La crescita è moderata; in ambiente favorevole il pitosforo può vivere molti anni mantenendo una forma compatta. È un arbusto molto resistente: tollera potature drastiche, salsedine, caldo e periodi siccitosi brevi, adattandosi bene ai giardini mediterranei urbani e costieri.
Origine e provenienza
Originario dell’Estremo Oriente: è nativo delle foreste costiere di Giappone (Honshu, Shikoku, Kyushu, Ryukyu), Corea meridionale e Taiwan settentrionale.
Introdotto in Europa nel XIX secolo come pianta ornamentale, si è ampiamente diffuso nei paesi mediterranei. Oggi Pittosporum tobira è naturalizzato in molte regioni a clima tropicale, subtropicale e temperato caldo in tutto il mondo, inclusa l’area mediterranea dove è coltivato da lungo tempo.
La varietà variegata è di selezione orticola e leggermente meno rustica della forma a foglia verde puro, ma comunque adatta ai climi miti (regge fino a circa –10 °C se ben protetta).
Stagionalità
Sempreverde. Mantiene il fogliame variegato tutto l’anno; le nuove foglie spuntano in primavera. Fioritura in tarda primavera (maggio-giugno) con mazzetti di fiori bianco-crema molto odorosi.
I frutti maturano a fine estate-inizio autunno. In inverno la pianta rimane verde; in caso di gelate sotto –5/–8 °C può subire danni alla chioma (le punte dei rami bruciano) ma generalmente ricaccia in primavera. Nelle zone a clima mite costiero il fogliame variegato assume talvolta tinte rosate nei periodi freddi.
Uso della pianta
Pittosporum tobira ‘Variegatum’ è impiegato principalmente a scopo ornamentale e paesaggistico. Grazie al suo fogliame variegato e alla forma arrotondata, è molto apprezzato per creare siepi decorative, bordure sempreverdi e barriere frangivento in giardini e viali.
Spesso si usa come pitosforo da siepe, poiché tollera bene le potature regolari formando schermi fitti ed eleganti. La pianta resiste bene all’aria salmastra e all’inquinamento urbano, risultando ideale per giardini in riva al mare e contesti cittadini.
La sua fioritura profumata attira farfalle e altri insetti impollinatori, aggiungendo valore ecologico al giardino. In parchi e giardini storici, esemplari di pitosforo vengono spesso allevati ad alberello isolato, mettendo in risalto la chioma globosa variegata. Può essere coltivato anche in grandi contenitori su terrazze e cortili, avendo cura di ripararlo dalle gelate intense. Dal punto di vista officinale o culinario non ha usi di rilievo; tuttavia, il nome scientifico (“Pittosporum”, cioè “seme resinato”) ricorda la resina appiccicosa attorno ai semi, tradizionalmente considerata una difesa naturale contro predatori. In sintesi, il pitosforo variegato è soprattutto una pianta ornamentale versatile: crea macchie luminose nei giardini sempreverdi, richiede poca manutenzione e dona un tocco esotico e profumato agli spazi verdi.