Il progetto di restauro di una villa sulla costa Smeralda, in Sardegna, è stata l’occasione per approfondire il tema del ‘giardino secco’ dalle piante con scarse esigenze di irrigazione.  La villa è situata a poca distanza dal mare e sono quindi state scelte piante resistenti al clima mediterraneo costiero, caratterizzato da scarse piogge, terreno sabbioso, aria salmastra e presenza di forte vento. La ricerca botanica è stata orientata quindi a ricreare un mix di piante già naturalmente presenti nella flora delle coste sarde.

L’elemento principale del giardino è costituito dall’area pool: la piscina a sfioro rivestita di pietra scura richiama il colore di un bacino naturale rafforzando il carattere naturale e spontaneo del progetto. Il decking perimetrale è pavimentato in pietra; in posizione strategica orientate verso il mare si trovano due aree, rivestite in legno di Garapa, in cui sono state inserite 2 strutture ombreggianti composte da teli morbidi che vanno a coprire da una parte l’area relax dei divani e dall’altra il pranzo. Tra la piscina e la villa troviamo l’area dedicata all’orto: sono stati progettati dei cassoni rivestiti in legno, adatti ad ospitare la messa a dimora di piante aromatiche e piccoli ortaggi. Poco distante trova spazio un campo per il gioco della petanque.

A nord dell’abitazione, invece, troviamo un’altra zona coperta che prolunga il portico già presente grazie ad un cannicciato, funzionale a coprire il tavolo da pranzo esterno più vicino alla casa.

Il resto dell’ampio giardino lasciato a verde è stato progettato con bordure miste a ghiaia in cui si sono creati gruppi di diverse varietà di erbe aromatiche come le Artemisia, i Rosmarini, le Lavande e le Salvie in varietà. Un’ossatura sempreverde mediterranea intervalla le piante perenni: macchie di Teucrium fruticans, Myrsine africana, Pistacia lentiscus, Euphorbiae in varietà, Choisya ternata, garantiscono un giardino strutturato tutto l’anno.  Fioriture stagionali (Centaurea bella, Cistus in varietà, Gaura lindheimeri,Verbena bonariensis, Agapanthus) arricchiscono con una nota di colore le bordure dalla primavera all’autunno inoltrato. La scelta di mischiare alle piante anche alcune varietà di graminacee (Calamagrostris, Pennisetum, Stipa, Miscanthus) dona un aspetto selvatico all’insieme.