Perovskia atriplicifolia

Illustrazione di una salvia russa

nome comune

Salvia russa

categoria

Arbusto

famiglia botanica

Lamiaceae

Descrizione della pianta

Perovskia atriplicifolia, conosciuta comunemente come salvia russa, è una pianta erbacea perenne dal carattere semi-arbustivo, appartenente alla famiglia delle Lamiaceae. Si distingue per l’aspetto vaporoso e leggero che riesce a conferire a qualsiasi aiuola grazie ai suoi lunghi steli eretti e ramificati, ricoperti di piccoli fiori color lavanda-azzurro, distribuiti lungo infiorescenze spighettate che si sviluppano in estate. Il fogliame è finemente inciso, grigio-argenteo, aromatico al tatto, e contribuisce a creare effetti cangianti e luminosi, specialmente se esposto al sole. L’intera pianta emana un profumo canforato, piacevolmente pungente, ed è una delle soluzioni migliori per creare trasparenze nei giardini mediterranei o contemporanei. La sua architettura aperta e flessuosa, combinata alla colorazione chiara, ne fa una pianta di forte valore scenico, spesso utilizzata per “spezzare” masse vegetali dense o per accompagnare percorsi e viali.

Origine e provenienza

Questa specie ha origine nelle regioni montuose e aride dell’Asia centrale, in particolare in Afghanistan, Tibet, Iran e Pakistan, dove cresce in ambienti sassosi, aridi e soleggiati, spesso esposti a forti escursioni termiche. Deve il suo nome al generale russo Vasily Perovsky, ed è stata introdotta nei giardini europei nel XIX secolo, venendo valorizzata in modo particolare nel giardinaggio inglese naturalista e nel paesaggismo contemporaneo. In virtù della sua resistenza alle condizioni più ostili, è oggi utilizzata in tutta Europa nei giardini a bassa manutenzione, nei contesti urbani, in paesaggi secchi o rocciosi, ma anche come pianta ornamentale per aiuole a pieno sole o vasi esposti.

Stagionalità

La Salvia russa è una perenne decidua, che in autunno perde tutta la parte aerea per poi rigermogliare in primavera con grande vigore. La fioritura è abbondante e molto prolungata, generalmente da luglio fino a settembre inoltrato, e attira impollinatori come api e farfalle. La pianta ha bisogno di pieno sole e terreni ben drenati per esprimersi al meglio. Teme l’umidità eccessiva, ma resiste perfettamente a siccità, calore, vento e freddo intenso (fino a –15 °C). Una potatura drastica a fine inverno, portandola quasi al livello del suolo, è consigliata per ottenere una crescita compatta, vigorosa e ben fiorita.

Uso della pianta

Ideale per giardini mediterranei, naturalistici, prairiegarden e bordure soleggiate, Perovskia atriplicifolia offre un’alternativa perfetta alla lavanda nei luoghi in cui si cerca un impatto simile ma più arioso. Viene spesso abbinata a piante dalle fioriture complementari e dal portamento più pieno, come Gaura lindheimeri, Echinacea purpurea, Stipa tenuissima, Agastache, Rudbeckia o Salvia nemorosa. È molto usata anche in progetti paesaggistici moderni per la sua struttura verticale leggera e per la capacità di conferire colore e movimento senza appesantire la composizione. La manutenzione è minima, richiede poca irrigazione e si adatta perfettamente anche alla coltivazione in vaso grande, dove dona leggerezza e verticalità a terrazzi e patii.

Utilizzata nel progetto

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